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Flor
Vernaccia di Oristano
Italia, Sardegna
0,75l
Bottarga di Muggine
Aperitivo
8/10 °C
2021/2040
Il vino, come da tradizione, fermenta in bianco con spremitura soffice delle uve e temperature controllate. Matura in caratelli di castagno per almeno quattro anni. Le piccole botti vengono tenute appositamente colme per favorire la formazione del caratteristico velo di lieviti Flor.
Giallo dorato con riflessi ambrati, al naso ha note di caramello, elicriso, oltre al tipico fiore di mandorlo ed i caratteristici tratti eterei. L’ingresso al palato è molto intenso, asciutto e morbido. Freschezza e sapidità si rincorrono, la chiusura è leggermente ammandorlata.
Adorabile come aperitivo servito freddo, molto buono anche l’accostamento con pasticceria secca, a temperatura del vino più elevata.
Prima Salvatore, poi Attilio, oggi Paolo e i nipoti Alessandro e Mauro: la cantina Contini è cresciuta e maturata come i vini e i successi che l’hanno resa grande, attraverso la passione e l’impegno di ben quattro generazioni. Per quasi 120 anni un unico filo conduttore, rappresentato dalla Vernaccia di Oristano, ha caratterizzato il lavoro dell’azienda Contini. Poi, negli anni, la Vernaccia è stata affiancata da altre importanti produzioni. Oggi l’azienda non smette di evolversi, sia nelle tecniche di vinificazione che nelle idee.
Sarà per questo che i vini Contini resistono al tempo, perché sono vini che si amano e si ricordano per sempre.
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CABERNET EIDOS – MERLOT KHORUS – MERLOT KANTHUS
Trentino, Italia
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MERLOT KHORUS – MERLOT KANTHUS
Trentino, Italia
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SORELI
Trentino, Italia
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SOLARIS – BRONNER
Trentino, Italia
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SAUVIGNON KRETOS
Trentino, Italia
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FLEURTAI E SAUVIGNON KRETOS
Trentino, Italia
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50% SORELI 50% SAUVIGNON KRETOS
Trentino, Italia
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BLEND DI RETE RESISTENTI
Trentino, Italia
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BLEND DI RETE RESISTENTI
Trentino, Italia
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SOUVIGNER GRIS
Trentino, Italia
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Acconsento al trattamento
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JOHANNITER
Trentino, Italia
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SOLARIS
Trentino, Italia
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SOUVIGNER GRIS
Trentino, Italia
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Acconsento al trattamento
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Alto Adige, Italia
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Acconsento al trattamento
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BRONNER – SOUVIGNER GRIS
Alto Adige, Italia
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Acconsento al trattamento
CLASSICO EXTRA BRUT
BRONNER
Veneto, Italia
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BRONNER – JOHANNITER – SOUVIGNER GRIS
Veneto, Italia
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Acconsento al trattamento
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CABERNET CORTIS
Veneto, Italia
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Acconsento al trattamento
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BRONNER – JOHANNITER
Veneto, Italia
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Acconsento al trattamento
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BRONNER – JOHANNITER
Veneto, Italia
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Acconsento al trattamento
Classico
CABERNET EIDOS – REGENT
Veneto, Italia
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Acconsento al trattamento
Classico
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Veneto, Italia
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Acconsento al trattamento
Botte
Sercial
Madeira, Portogallo
0,75l
Funghi speziati in tempura
con pochi amici
10/18°
2024/2060
Vino da fine pasto in stile canteiros con 10 anni di affinamento in botte, a base di uve sercial che conferiscono un grande impatto fresco e sapido. Color oro zecchino tendente all’ambra, presenta sensazioni di agrumi e note fumé che cedono il passo, dopo qualche oscillazione del calice alla frutta secca tostata, con sbuffi minerali e giuste note smaltate a sostenere l’impalcatura olfattiva. Un vino di grande spessore, da condividere con pochi amici o da sorseggiare ascoltando della buona musica, magari sgranocchiando qualche mandorla tostata.
La cantina Justino’s Madeira, nata ufficialmente negli anni ’50, vanta una storia che affonda le sue radici ben ottant’anni prima. Oggi, situata nel cuore di Funchal, capitale dell’isola, custodisce la più ampia collezione di vini Madeira al mondo, con riserve pregiate affinate in legno.
I vini Justino’s Madeira si caratterizzano per un ventaglio di espressioni che spaziano da fresche e minerali a ricche e complesse. L’affinamento in “canteiros”, le tipiche botti utilizzate per la produzione del Madeira,conferisce loro un’eleganza e una profondità uniche.
Ogni sorso di Justino’s Madeira è un viaggio attraverso l’isola, un’immersione nella sua storia e nella sua vulcanica natura. Un’esperienza sensoriale da scoprire e da condividere.
Acconsento al trattamento
Botte
Tinta Negra
Madeira Portogallo
0,75l
fine pasto, formaggi erborinati, cioccolato
in compagnia di un buon libro
12/14 °C
2024/2030
Vino da fine pasto in stile madeira con tre anni di affinamento in botte, dall’alto residuo zuccherino ben bilanciato da freschezza e sapidità. Color ambra, molto intriganti le note olfattive di frutta a guscio, carrube, e agrumi canditi. Un vino di grande spessore, da condividere con pochi amici o da sorseggiare ascoltando della buona musica
La cantina Justino’s Madeira, nata ufficialmente negli anni ’50, vanta una storia che affonda le sue radici ben ottant’anni prima. Oggi, situata nel cuore di Funchal, capitale dell’isola, custodisce la più ampia collezione di vini Madeira al mondo, con riserve pregiate affinate in legno.
I vini Justino’s Madeira si caratterizzano per un ventaglio di espressioni che spaziano da fresche e minerali a ricche e complesse. L’affinamento in “canteiros”, le tipiche botti utilizzate per la produzione del Madeira,conferisce loro un’eleganza e una profondità uniche.
Ogni sorso di Justino’s Madeira è un viaggio attraverso l’isola, un’immersione nella sua storia e nella sua vulcanica natura. Un’esperienza sensoriale da scoprire e da condividere.
Acconsento al trattamento
botte scolma
Palomino fino
Andalusia, Spagna
0,75l
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Aperitivo con amici
8/12 °C
2024/2060
Dalla soleggiata Andalusia, nella zona di Sanlúcar de Barrameda, nasce lo Sherry Manzanilla Charito di Emilio Hidalgo, un vino in stile ossidativo ottenuto grazie all’azione dei lieviti flor che racchiude in sé il fascino e la tradizione della regione. Prodotto esclusivamente da uve Palomino Fino, questo elisir dorato riposa per almeno 5 anni in botti di legno, acquisendo un carattere complesso e raffinato. Versando un calice di Sherry Manzanilla Charito, si viene avvolti da un bouquet inebriante che spazia dai fiori di camomilla alle note fruttate di mela e fico fresco, cui seguono scorza di arancia e datteri. Al palato si rivela secco e leggiadro, mineralità e delicata sapidità, appannaggio del microclima e della vicinanza al mare delle cantine, sono protagoniste offrendo un gusto armonioso e un finale dalla lunga persistenza.
La Bodega Emilio Hidalgo è tra le più rinomate di Jerez, la città andalusa celebre per i suoi straordinari vini. Fondata nella seconda metà del XIX secolo dalla famiglia Hidalgo, la cantina ha iniziato coltivando vigneti di proprietà e producendo vino. Già agli inizi del ‘900, il marchio Hidalgo era noto a livello internazionale, con un ufficio commerciale a Londra. Oggi, la cantina è presente sui principali mercati mondiali, mantenendo un approccio artigianale sotto la gestione della quinta generazione della famiglia. La zona di produzione dei vini di Jerez, situata tra l’Atlantico e i fiumi Guadalquivir e Guadalete, ha origini antiche che risalgono ai Fenici e ai Romani. I terreni, chiamati albariza, sono ricchi di calcio e trattengono l’umidità, ideali per la viticoltura anche in periodi di siccità. La cantina Emilio Hidalgo, con la sua struttura tipica delle bodegas andaluse, offre condizioni ottimali per l’affinamento dei vini grazie a una perfetta ventilazione e alle spesse mura che garantiscono l’isolamento termico. I vini vengono invecchiati con il Metodo Solera, simbolo di tradizione e qualità.
Acconsento al trattamento
Perpetuo
Grillo
Italia, Sicilia
0,75l
Formaggi erborinati
Occasioni speciali
12/18 °C
2024/2050
Dal vitigno autoctono a bacca bianca, icona della produzione vinicola del territorio, le uve sono raccolte a mano e adagiate in cassetta alle prime ore dell’alba, durante il periodo di completa maturazione. Dopo essere state raffreddate e macerate a contatto delle bucce per 3 gg. le uve vengono sottoposte a pressatura soffice, avviando il processo di fermentazione, a temperatura costante e controllata.
Dopo la svinatura, il vino viene trasferito in botti perpetue da 1000 litri, per l’affinamento per almeno 6 – 8 mesi. Viene ripresa la tradizione del territorio: il vino perpetuo (ricolmatura di una cuvée come selezione delle migliori annate). Tecnica di affinamento in uso prima dello sbarco degli inglesi e base per la successiva produzione del Marsala.
Terminato il periodo di affinamento, viene messo in bottiglia, dove riposa per ulteriori 4/6 mesi.
Un vino che esprime al meglio il territorio, nella sua complessità e mineralità. Evidenti le note agrumate e di frutti gialli anche maturi, piacevoli sentori erbacei, di spezie dolci, di mandorle appena tostate, e interessanti note balsamiche. Intenso, ampio ed avvolgente, al palato è morbido e caldo. Buona corrispondenza con le sensazioni olfattive, con sorprendente freschezza e grande persistenza.
Il primo giorno di lavoro nell’azienda di famiglia
è un ricordo che Francesco Intorcia rivive ogni momento.
Ha capito sin dal primo istante che all’interno delle cantine storiche si custodivano dei tesori. Assaggiando tino dopo tino, realizza che il Marsala stava perdendo, a poco a poco, ma inesorabilmente la sua bellissima storia, le sue radici, la sua memoria.
Più si immergeva nella degustazione delle annate più vecchie, più poteva constatare la freschezza e complessità dei vini. Nel 2010 con il padre Antonio si decide di mettere in bottiglia le prime Riserve Intorcia 3gen. Lascia scegliere a lui i tini: e così la scelta cade sulla vendemmia 1980 nelle tre tipologie Vergine, Dolce e Semisecco.
Acconsento al trattamento
Flor
Vernaccia di Oristano
Italia, Sardegna
0,75l
Grandi formaggi stagionati ed erborinati. Preparazioni a base di bottarga
Meditazione o conversazioni importanti
12/14 °C
2021/2100
La Vernaccia dei F.lli Serra è il primo vino sardo ad ottenere, nel 1971, il riconoscimento della Denominazione di Origine controllata. È un vino D.O.C. dalle caratteristiche molto particolari: secco, etereo, fragrante, speziato, con sentore di mandorle tostate. Di colore dorato, è fine, molto caldo e morbido. Invecchiato sotto velo di lieviti in piccole botti di castagno, è ottenuto dalla vinificazione di uve prodotte nell’azienda famigliare. Ottimo a fine pasto, come da tradizione, ma può accompagnare splendidamente un aperitivo a base di formaggi sardi, bottarga, o insalata di patate e sarde.
Per approfondire la conoscenza dei vini ossidativi puoi consultare il nostro articolo
Gianni Serra è un sardo Doc. Non stupisce che la sua maison sia stata la prima azienda sarda ad ottenere il riconoscimento Denominazione di Origine Controllata con il Vino “Vernaccia di Oristano”. In costante collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, l’azienda si basa, cresce, e si sviluppa sulle sue fortissime radici famigliari. L’ apporto scientifico si “innesta” armonicamente nella vita
di un’azienda dall’antica tradizione. Perché la tradizione è sempre innovativa.
Acconsento al trattamento
Affinamento biologico – Flor
Vernaccia di Oristano
Italia, Sardegna
0,75l
Seadas, Insalata di sarde
Cena tra amici
10/12 °C
2021/2035
La Vernaccia dei F.lli Serra è il primo vino sardo ad ottenere, nel 1971, il riconoscimento della Denominazione di Origine controllata. È un vino D.O.C. dalle caratteristiche molto particolari: secco, etereo, fragrante, speziato, con sentore di mandorle tostate. Di colore dorato, è fine, molto caldo e morbido. Invecchiato sotto velo di lieviti in piccole botti di castagno, è ottenuto dalla vinificazione di uve prodotte nell’azienda famigliare. Ottimo a fine pasto, come da tradizione, ma può accompagnare splendidamente un aperitivo a base di formaggi sardi, bottarga, o insalata di patate e sarde.
Per approfondire la conoscenza dei vini ossidativi puoi consultare il nostro articolo
Gianni Serra è un sardo Doc. Non stupisce che la sua maison sia stata la prima azienda sarda ad ottenere il riconoscimento Denominazione di Origine Controllata con il Vino “Vernaccia di Oristano”. In costante collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, l’azienda si basa, cresce, e si sviluppa sulle sue fortissime radici famigliari. L’ apporto scientifico si “innesta” armonicamente nella vita
di un’azienda dall’antica tradizione. Perché la tradizione è sempre innovativa.
Acconsento al trattamento
Botte Scolma
Vernaccia di Oristano
Italia, Sardegna
0,5l
Pasta di mandorle, bottarga di muggine, formaggi ovini
Aperitivo o fine pasto
12/18 °C
2024-2040
Il mosto fiore ottenuto dalla vernaccia di oristano si introduce per l’affinamento in piccole botti di castagno scolme per 1/10, dove l’azione di lieviti indigeni (lieviti flor) è responsabile dell’affinamento del vino di almeno 60 mesi. Essi infatti formano un biofilm/velo sulla superficie e nutrendosi di alcool rilasciano molecole aromatiche che danno origine al complesso profilo sensoriale, “murruai”, che caratterizza questo gioiello enologico.
Color oro zecchino tendente all’ambra il profilo olfattivo presenta immediatamente le note di frutta a guscio tostata e scorza di agrumi canditi insieme ai fiori tipici dell’isola e la macchia mediterranea, il tutto sostenuto da lievi note di smalto in linea con il metodo di affinamento. Il sorso è fresco e sapido, ottimamente bilanciato dalla morbidezza sviluppata dal tenore alcolico grandiosamente integrato. Tradizionalmente servito a fine pasto con della pasticceria secca, ma lo consigliamo servito ben freddo anche come aperitivo.
Tradizione ed innovazione sono un binomio sempre presente nel lavoro della Famiglia Orro. A Trannatza, nell’oristanese si coltiva la “Vernaccia di Oristano”, vitigno unico al mondo, producendo l’omonimo vino nel pieno rispetto dell’antica tecnica tradizionale.
Oltre al vino, Davide Orro e la sua famiglia producono anche altri prodotti tipici riuscendo a traghettare la tradizione nell’era della contemporaneità. Infatti Davide ha fortemente coinvolto il suo impegno nella creazione dell’Eco-Museo, visitabile – oltre che attraverso le consuete “vie” – anche attraverso la tecnologia della realtà aumentata. Perché, in fondo, la tradizione è sempre innovativa.
Acconsento al trattamento
Flor
Vernaccia di Oristano
Italia, Sardegna
0,75l
Grandi formaggi stagionati ed erborinati. Preparazioni a base di bottarga
Meditazione o conversazioni importanti
12/14 °C
2021/2100
L’Antico Gregori si produce solamente nelle annate migliori di vernaccia, quelle considerate eccellenti. Il “Gregori” è il tipico terreno magro e sabbioso della Valle del Tirso. La base dell’annata 1976 è stata rabboccata per alcuni anni con piccole percentuali di vernacce più giovani, in modo da ravvivare i lieviti Flor, secondo un metodo simile al Solera; in seguito ad un lunghissimo affinamento ossidativo, è stato poi completato con l’aggiunta di piccole quantità di vernacce vecchissime, la cui base risale ai primi decenni del secolo scorso.
Topazio splendente con riflessi ambrati. Naso di grande ampiezza e complessità, profonde note di nocciole e miele , mallo di noce e crema pasticcera, chiude con profumi di arachide salato, fichi e dattero fresco.
Grande avvolgenza e calore, sorprende la freschezza e la sapidità in un equilibrio perfetto sorretto da persistenze lunghissime. Incredibile la corrispondenza gusto olfattiva.
Prima Salvatore, poi Attilio, oggi Paolo e i nipoti Alessandro e Mauro: la cantina Contini è cresciuta e maturata come i vini e i successi che l’hanno resa grande, attraverso la passione e l’impegno di ben quattro generazioni. Per quasi 120 anni un unico filo conduttore, rappresentato dalla Vernaccia di Oristano, ha caratterizzato il lavoro dell’azienda Contini. Poi, negli anni, la Vernaccia è stata affiancata da altre importanti produzioni. Oggi l’azienda non smette di evolversi, sia nelle tecniche di vinificazione che nelle idee.
Sarà per questo che i vini Contini resistono al tempo, perché sono vini che si amano e si ricordano per sempre.
Acconsento al trattamento
Flor
Vernaccia di Oristano
Italia, Sardegna
0,5l
Formaggi, ostriche, bottarga
Cena tra amici
08/14 °C
2022/2050
La grande Vernaccia di Oristano è un vino ottenuto da uve dell’omonimo ceppo affinato in piccole botti scolme, all’interno delle quali si sviluppano i lieviti flor. Questa particolare tipologia di batteri dalla “doppia vita” permettono, durante l’affinamento che dura non meno di 5 anni, una microssigenazione del vino che rimane (in 5 anni non viene mai rabboccato) all’interno della botte.
I lieviti flor dopo aver trasformato lo zucchero presente nel mosto in alcool e anidride carbonica, attivano un gene che cambia il loro metabolismo. Così da anaerobici, iniziano a respirare e a cercare ossigeno. Per questo motivo, dal fondo della botte, riemergono in superficie aggregandosi e andando così a formare dapprima delle piccole isole e poi, via via nel corso degli anni, un vero e proprio tappeto che ricopre come un velo la superficie del vino. Presenti solo in pochissime zone del mondo, i lieviti flor trasformano ciò che di solito è un pericolo per il vino, cioè l’eccessiva esposizione all’ossigeno, in una fonte di grandissima pregevolezza.
Per approfondire la conoscenza dei vini ossidativi puoi consultare il nostro articolo
Il vino che si ottiene da questo particolarissimo e antichissimo metodo di vinificazione ha del miracoloso, per impatto esperienziale dato dalla grandissima raffinatezza.
Color ambra brillante, presenta al naso sentori eterei, ma anche di dattero, frutta secca e macchia mediterranea, insieme a note minerali e agrumate. Al palato è, dicevamo, una esperienza straordinaria. Secco, dal sorso molto intenso, sapido e avvolgente per un finale lunghissimo e indimenticabile.
Tradizione ed innovazione sono un binomio sempre presente nel lavoro della Famiglia Orro. A Trannatza, nell’oristanese si coltiva la “Vernaccia di Oristano”, vitigno unico al mondo, producendo l’omonimo vino nel pieno rispetto dell’antica tecnica tradizionale.
Oltre al vino, Davide Orro e la sua famiglia producono anche altri prodotti tipici riuscendo a traghettare la tradizione nell’era della contemporaneità. Infatti Davide ha fortemente coinvolto il suo impegno nella creazione dell’Eco-Museo, visitabile – oltre che attraverso le consuete “vie” – anche attraverso la tecnologia della realtà aumentata. Perché, in fondo, la tradizione è sempre innovativa.
Acconsento al trattamento
Flor
Vernaccia di Oristano
Italia, Sardegna
0,75l
Bottarga di Muggine
Aperitivo
8/10 °C
2021/2040
Il vino, come da tradizione, fermenta in bianco con spremitura soffice delle uve e temperature controllate. Matura in caratelli di castagno per almeno quattro anni. Le piccole botti vengono tenute appositamente colme per favorire la formazione del caratteristico velo di lieviti Flor.
Giallo dorato con riflessi ambrati, al naso ha note di caramello, elicriso, oltre al tipico fiore di mandorlo ed i caratteristici tratti eterei. L’ingresso al palato è molto intenso, asciutto e morbido. Freschezza e sapidità si rincorrono, la chiusura è leggermente ammandorlata.
Adorabile come aperitivo servito freddo, molto buono anche l’accostamento con pasticceria secca, a temperatura del vino più elevata.
Prima Salvatore, poi Attilio, oggi Paolo e i nipoti Alessandro e Mauro: la cantina Contini è cresciuta e maturata come i vini e i successi che l’hanno resa grande, attraverso la passione e l’impegno di ben quattro generazioni. Per quasi 120 anni un unico filo conduttore, rappresentato dalla Vernaccia di Oristano, ha caratterizzato il lavoro dell’azienda Contini. Poi, negli anni, la Vernaccia è stata affiancata da altre importanti produzioni. Oggi l’azienda non smette di evolversi, sia nelle tecniche di vinificazione che nelle idee.
Sarà per questo che i vini Contini resistono al tempo, perché sono vini che si amano e si ricordano per sempre.
Flor
Vernaccia di Oristano
Italia, Sardegna
0,75l
Grandi formaggi stagionati ed erborinati. Preparazioni a base di bottarga
Meditazione o conversazioni importanti
12/14 °C
2021/2100
L’Antico Gregori si produce solamente nelle annate migliori di vernaccia, quelle considerate eccellenti. Il “Gregori” è il tipico terreno magro e sabbioso della Valle del Tirso. La base dell’annata 1976 è stata rabboccata per alcuni anni con piccole percentuali di vernacce più giovani, in modo da ravvivare i lieviti Flor, secondo un metodo simile al Solera; in seguito ad un lunghissimo affinamento ossidativo, è stato poi completato con l’aggiunta di piccole quantità di vernacce vecchissime, la cui base risale ai primi decenni del secolo scorso.
Topazio splendente con riflessi ambrati. Naso di grande ampiezza e complessità, profonde note di nocciole e miele , mallo di noce e crema pasticcera, chiude con profumi di arachide salato, fichi e dattero fresco.
Grande avvolgenza e calore, sorprende la freschezza e la sapidità in un equilibrio perfetto sorretto da persistenze lunghissime. Incredibile la corrispondenza gusto olfattiva.
Prima Salvatore, poi Attilio, oggi Paolo e i nipoti Alessandro e Mauro: la cantina Contini è cresciuta e maturata come i vini e i successi che l’hanno resa grande, attraverso la passione e l’impegno di ben quattro generazioni. Per quasi 120 anni un unico filo conduttore, rappresentato dalla Vernaccia di Oristano, ha caratterizzato il lavoro dell’azienda Contini. Poi, negli anni, la Vernaccia è stata affiancata da altre importanti produzioni. Oggi l’azienda non smette di evolversi, sia nelle tecniche di vinificazione che nelle idee.
Sarà per questo che i vini Contini resistono al tempo, perché sono vini che si amano e si ricordano per sempre.
Acconsento al trattamento
Acciaio
Savagnin e Chardonnay
Jura – Francia
0,75
Minestre di legumi, Funghi
Pranzo in famiglia
10/12°
2024-2029
Cuvée d’automne è uno di quei vini che introduce perfettamente al meraviglioso mondo dei bianchi in stile ossidativo. Le uve impiegate sono quelle di bandiera in Jura, il savagnin e lo chardonnay le cui radici penetrano nelle marne tinte di blu e di verde risalenti al periodo jurassico che prende il nome proprio da questa straordinaria regione. La forte presenza di componenti minerali nelle uve, conferisce ai vini tanta ricchezza che si pone in perfetto equilibrio con l’alcolicità. Cuvée d’automne ha profumi di sottobosco, pasticceria e boisé, appannaggio della piccola percentuale di vino aggiunta, che ha fatto affinamento sous voile, insieme alle caratteristiche note di fiori e frutta a polpa gialla del vino bianco giovane. Il sorso è fresco, morbido e armonioso. Instancabile.
Domaine de la Pinte nasce nel 1953 nella località di Arbois, una della più celebri della regione dello Jura, antico territorio montuoso posto tra il Digione Francese e la Svizzera. Nel 1999 Domaine de la Pinte converte i vigneti al biologico e dal 2009 sposa i principi della biodinamica, ottenendo la certificazione Demeter. Trovano spazio bacche autoctone come il poulsard, il trousseau e il savagnin, fino a completare il patrimonio disponibile con pinot nero e chardonnay
prova
Acciaio
Solaris
Italia, Trentino
0,75l
Piatti di media struttura
Cena tra amici
12/14 °C
2024/2026
Si presenta alla vista con un bel colore giallo paglierino. All’olfatto i profumi floreali e fruttati sono intensi e ricordano i fiori di sambuco e frutta esotica. Rimandi di erbe di montagna impreziosiscono il bouquet aromatico. Il sorso è bilanciato e ben equilibrato fra freschezza e discreto corpo. Ottimo in abbinamento a piatti di non eccessiva struttura, per una piacevole bevuta in compagnia.
L’ azienda, di carattere familiare, è nata dalla passione per la terra, ma anche dalla consapevolezza che “il futuro sarà di chi sa coltivare e adeguarsi ai ritmi della natura”. I vigneti sono situati in Valle di Ledro, Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria. Ma c’è anche un vigneto alle pendici del Monte Baldo, in un bel posto nel Comune di Mori e un ad Arco. La scelta è quella di coltivare vitigni resistenti selezionati ed adatti alle alte quote, questo permette non solo di avere frutta biologica di qualità, ma anche di azzerare quasi del tutto i trattamenti, anche quelli previsti dai protocolli biologici.
Acciaio
Solaris
Trentino, Italia
0,75l
Pesce, Formaggi
Cena tra amici
12/14 °C
2024/2025
Giallo paglierino luminoso, al naso si esprimono note floreali e fruttate. Gelsomino, tiglio e biancospino, con ricordi di frutta selvatica, uva spina e ribes bianco. L’esplosione aromatica si completa con leggeri sentori vegetali. In bocca l’acidità giovanile è ben marcata, dando al sorso una dinamica snella che insieme ai ricordi olfattivi ci fa immaginare una giornata di sole, fra i prati montani in fiore e avvolti da un’aria frizzante.
Pravis è una cantina a carattere familiare, nella quale, attualmente, si intersecano due generazioni: l’equilibrio fra passato, presente e futuro è plasticamente espresso nella vasta gamma di etichette e di stili. C’è il legame con la tradizione trentina, di vitigni autoctoni e stili di vinificazione unici; il presente, con vini dal gusto più internazionale; e il futuro, con una linea “a impatto zero”, frutto di ultimissime ricerche e nuovi impianti, in una zona incontaminata e dedicata esclusivamente alla viticoltura sostenibile, in località Naran, nel comune di Vezzano (Tn), da cui vengono le tre etichette da varietà resistenti presenti nella nostra selezione.
Acconsento al trattamento
Acacia
Solaris
Italia, Trentino
0,75l
Risotto agli asparagi e gamberi
Cena tra amici
12/14 °C
2024/2030
Giallo dorato, a segnalare la perfetta maturità e l’elevazione in barrique d’acacia di questo Solaris in purezza. Profuma di frutta esotica, note più tostate che ricordano la frutta secca, spezie; un lieve tocco vegetale ci rimanda agli alpeggi montani ai piedi dei quali è messo a dimora il vigneto. Di buona struttura in bocca, fresco e sapido all’ingresso, si allarga poi, complesso e ricco, con ottima coerenza gusto-olfattiva.
Filanda de Boron è una giovane azienda agricola di Tione di Trento, nel cuore del parco Adamello Brenta. Il racconto ha inizio nel cuore storico della bella Tione, dove Alessandra e Nicola Del Monte hanno ristrutturato la vecchia Filanda di proprietà della famiglia fin dal 1700. E se allora si coltivava il baco da seta, oggi troverete un accogliente e suggestivo agriturismo immerso nei vigneti di montagna.
Acconsento al trattamento
Rifermentato in bottiglia
Solaris
Italia, Trentino
0,75l
Antipasti, snak
Aperitivo
6/8 °C
2024/2027
Giallo paglierino brillante, oppure più opaco scegliendo di riportare in sospensione i lieviti sedimentati sul fondo. Il profumo è fruttato e fragrante, anche per la presenza voluta dei lieviti che ne hanno determinato la rifermentazione e la delicata effervescenza, e che ne tutelano la conservazione e l’evoluzione con il passare del tempo. I ricordi olfattivi sono impreziositi da toni di agrume e note vegetali. Una bevuta spensierata e tutta da godere: acidità ed effervescenza non invadenti ne fanno un sorso piacevole e divertente.
L’ azienda familiare, è nata dalla passione per la terra, ma anche dalla consapevolezza che “il futuro sarà di chi sa coltivare e adeguarsi ai ritmi della natura”. I vigneti sono situati in Valle di Ledro, Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria. Ma c’è anche un vigneto alle pendici del Monte Baldo, in un bel posto nel Comune di Mori e un ad Arco. La scelta è quella di coltivare vitigni resistenti selezionati ed adatti alle alte quote, questo permette non solo di avere frutta biologica di qualità, ma anche di azzerare quasi del tutto i trattamenti, anche quelli previsti dai protocolli biologici.
Acconsento al trattamento
Barrique
Solaris
Italia, Veneto
0,75l
Pesce, Formaggi
Pic-nic
12/14 °C
2024/2029
Dal colore giallo paglierino, con qualche riflesso verdolino, colpisce l’olfatto per un intrigante equilibrio fra toni floreali, fruttati e ricordi più freschi ed eleganti di gesso e iodio. Il sorso è dinamico ed armonico, con una piacevole freschezza, che alleggerisce la bevuta per il calice successivo.
La cantina e casa Pelierza nascono dalla ristrutturazione conservativa di un’antica casa colonica. Oltre ai vigneti conta più di tre ettari a bosco che circondano la proprietà. L’azienda ha da tempo iniziato il percorso per ottenere la certificazione biologica per tutte le sue produzioni viticole e le altre produzioni agricole. Una scelta sentita come necessaria per il futuro, credendo in sistemi di agricoltura sempre meno impattanti per l’ambiente.
Acconsento al trattamento
Acciaio
Fiano Minutolo
Italia, Puglia
0,75l
Crudité
Aperitivo tra amici
5/7 °C
2021/2024
Il colore è giallo paglierino brillante. Al naso colpisce per le note agrumate di lime che dopo qualche oscillazione del calice cedono il passo ai sentori di frutta tropicale. Il bouquet si allarga poi a fragranze balsamiche e speziate di menta piperita e zenzero. In bocca l’ingresso è allegro, con l’acidità vibrante che conferisce tanta freschezza a questo splendido vino, ma che viene subito riequilibrata dalla struttura morbida e avvolgente. Ottima la corrispondenza gusto-olfattiva.
Si può ben apprezzare servito freddo per un generoso aperitivo. Accompagna ottimamente anche delle crudité di terra e di mare. A temperatura più mite non disdegna la compagnia di primi piatti a base di pesce, o carni bianche.
Ci troviamo in Puglia nella zona della Daunia, Agro di Cerignola – Borgo Tre Santi. Giuseppe Marrano, decide nel 2007 di cimentarsi nella realizzazione delle sue splendide etichette, recuperando il vecchio podere ereditato da suo nonno.
Così, quasi 20 anni fa, è iniziata la sua avventura nel mondo del vino, che Giuseppe porta avanti avendo come baluardi tradizione e rispetto per la terra. Tutti i suoi vini, infatti, vengono realizzati favorendo un’agricoltura biologica, che cioè sfrutta la naturale fertilità del suolo, riducendo a zero l’intervento di pesticidi e fitofarmaci e promuovendo la biodiversità delle specie vegetali presenti in azienda.
Acconsento al trattamento
Acciaio
Canaiolo
Italia, Toscana
0,75l
Formaggi, Agnello porchettato
Cena tra amici
12/14 °C
2023/2027
Pochissime le bottiglie prodotte da David Landini, circa 3.000.
Al calice si presenta di un meraviglioso color rubino.
Il bouquet olfattivo è ampio, con note di frutti rossi e fiori che cedono il passo, dopo qualche oscillazione del calice, ai sentori di macchia mediterranea, con un bel parterre di erbe aromatiche. Al palato è goloso e franco, colpisce il tannino setoso ed estremamente elegante, che accompagna perfettamente la salivazione indotta dai sali minerali. Ottima corrispondenza gusto-olfattiva, sembra a tratti di mangiare le ciliegie.
Questo vino sa trasmettere tutta la sua levatura traducendola in una estrema facilità di beva: nonostante l’enorme ricchezza, non stanca mai.
Dal carattere generoso, è capace di donare tanta gioia.
Da abbinare alla compagnia di persone care, ma sta molto bene anche con salumi e formaggi di media stagionatura. Perfetto con l’agnello porchettato.
Per approfondimenti ti consigliamo di leggere il nostro articolo
Il Viaggio di Landò parla di passione, di sinergie, di amicizie e di sogni realizzati e racconta il viaggio di David Landini, agronomo ed enologo, alla ricerca di antichi vigneti per produrre vini in modo naturale e farli essere specchio fedele del territorio, del clima e dell’uvaggio.
Progetto di recentissima iniziativa, la prima annata è proprio la 2020, David Landini reinterpreta saperi antichi mettendo in campo tutta la sua passione e la sua grande esperienza.
Acconsento al trattamento
Fortificato
Lagrain
Italia, Trentino
0,50l
Cioccolato fondente, dessert al cioccolato o al caffè, fragole
Conversazioni serali, leggendo un libro
10/12 °C
2021/2035
Questo prodotto nasce da mosto parzialmente fermentato di uve Lagrein, con aggiunta brandy a sua volta ottenuto da due varietà di uva locali: la schiava e il lagarino.
È il primo vino di questo genere ottenuto in Italia.
Di colore viola intensissimo. Grande profumo varietale che va dai piccoli frutti, soprattutto ciliegia marasca, mora, ribes andando ad integrarsi alle note speziate di vaniglia, caffè e cacao. Il gusto è caldo, dolce, strutturato e di grande finezza.
1975, due giovani, due ettari, poche risorse, qualche idea, molto coraggio, un sogno: produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Arrivando un giorno ad un vino dove la chimica non è ammessa, dove tutto deve seguire un filo logico verso la purezza, la purezza assoluta.
Oggi il sogno di Mario Pojer e Fiorentino Sandri si è trasformato in realtà. Ed è anzi andato ben oltre ogni più rosea aspettativa.
Acconsento al trattamento
Metodo Classico
Pinot Nero
Italia, Lombardia
0,75l
Risotto alla milanese, Fritture
Cena tra amici
4/6 °C
2021/2024
Prodotto solo in annate in cui l’andamento climatico lo permette, dal colore giallo paglierino vivace e brillante con un perlage fine e persistente. Elegante ed intenso bouquet di ginestra e fiori di camomilla, con spiccate note di crosta di pane. Avvolgente in bocca, sapido e cremoso, con un finale fresco e lungo ed una chiusura su note di mandorla.
dopo 3 mesi in acciaio la base viene stabilizzata a freddo, e costituita la cuvee. Imbottigliato tra marzo e aprile dopo la presa di spuma che dura circa 40 giorni. Rimane 36 mesi sui lieviti .Dopo la sboccatura riposa per almeno sei mesi in bottiglia.
Nel rispetto del territorio, con cura e dedizione, la Cantina Rebollini esalta i frutti dei suoi poderi in una produzione dall’elevato equilibrio e dalla rinomata qualità. Una selezione di vini, spumanti e distillati che arriva al cuore e al palato. Perché proprio dal cuore, e da un’innata passione, sono stati creati. La Cantina Rebollini racconta un storia di famiglia, di tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Un sapere che accompagna la vita e il lavoro di ogni giorno e che rappresenta quella solida base capace di tendere sempre verso il futuro. In armonia e nell’atmosfera di colli, poderi, vigneti.
Acconsento al trattamento
Buono, leggero, effervescente, beverino! Il Moscato d’Asti – a base di uve Moscato di Canelli – di Vittorio Bera, regala tanta piacevolezza.
Una vera delizia per il palato nella sua danza di equilibri dove freschezza e sapidità rendono la dolcezza instancabile. Profuma di pasta frolla, cedro candito, alloro, lavanda e altri mille fiori. E poi, il miele…
Fermentazione spontanea in acciaio, 5,5% vol. Con questo vino è sempre festa!
Dolcesale. Niente è più irresistibile degli opposti che si uniscono. Questa focaccia è nata per ricordarci ogni giorno la bontà dello zucchero con il sale. Prodotta dalla Pasticceria Giotto, per un esemplare progetto di sostenibilità sociale.
Questo prodotto è infatti una delle meravigliose leccornie realizzate nel laboratorio all’interno del carcere di massima sicurezza di Padova. Il lavoro diventa così per i detenuti un reale ponte tra la vita all’interno e fuori della struttura detentiva, con risultati sorprendenti in termini di abbassamento di percentuale di recidiva. Ecco un caso in cui la pena tende concretamente alla rieducazione del condannato
La cantina Bera, azienda della famiglia Bera, è situata in Piemonte, nelle Langhe tra Alba e Asti, sulla strada che da Barbaresco e Neive sale verso Neviglie, un angolo di territorio che alla vite è legato da una tradizione che non conosce confini, seppure non lesini anche spazi al bosco dove nasce il tartufo bianco d’Alba.
Secolare è la tradizione viticola della famiglia, mentre solo alla fine degli anni ‘70 ha iniziato a vinificare per l’imbottigliamento e la vendita diretta con la propria etichetta; l’azienda si estende oggi su una superficie di 30 ettari di cui oltre 23 a vigneto, allargandosi anche ai comuni limitrofi.
Da come la descriveva il “Grande” Luigi Veronelli ad oggi alcune cose sono cambiate: i vigneti e la gamma dei vini si sono ampliati, la cantina si è ammodernata ed inoltre passando per Valter e Alida, sulla scena aziendale si è affacciata una nuova generazione, Umberto e Riccardo.
Acconsento al trattamento
Una focaccia per chi ama la semplicità senza rinunciare al gusto.
La sua bellezza sta nella spontaneità degli ingredienti: grano macinato a bassa pressione e una pioggia di semi di girasole. Perfetta in ogni momento della giornata per una pausa dolce o salata!
Davvero un fulgido esempio di sostenibilità sociale, quello rappresentato dalla Pasticceria Giotto, che produce meravigliose leccornie nel laboratorio all’interno del carcere di massima sicurezza di Padova. Il lavoro diventa così per i detenuti un reale ponte tra la vita all’interno e fuori della struttura detentiva, con risultati sorprendenti in termini di abbassamento di percentuale di recidiva. Ecco un caso in cui la pena tende concretamente alla rieducazione del condannato.
Acconsento al trattamento
Pochissime le bottiglie prodotte da David Landini, circa 3.000.
Al calice si presenta di un meraviglioso color rubino.
Il bouquet olfattivo è ampio, con note di frutti rossi e fiori che cedono il passo, dopo qualche oscillazione del calice, ai sentori di macchia mediterranea, con un bel parterre di erbe aromatiche. Al palato è goloso e franco, colpisce il tannino setoso ed estremamente elegante, che accompagna perfettamente la salivazione indotta dai sali minerali. Ottima corrispondenza gusto-olfattiva, sembra a tratti di mangiare le ciliegie.
Questo vino sa trasmettere tutta la sua levatura traducendola in una estrema facilità di beva: nonostante l’enorme ricchezza, non stanca mai.
Dal carattere generoso, è capace di donare tanta gioia.
Da abbinare alla compagnia di persone care, ma sta molto bene anche con salumi e formaggi di media stagionatura. Perfetto con l’agnello porchettato.
Per approfondimenti ti consigliamo di leggere il nostro articolo
Il Viaggio di Landò parla di passione, di sinergie, di amicizie e di sogni realizzati e racconta il viaggio di David Landini, agronomo ed enologo, alla ricerca di antichi vigneti per produrre vini in modo naturale e farli essere specchio fedele del territorio, del clima e dell’uvaggio.
Progetto di recentissima iniziativa, la prima annata è proprio la 2020, David Landini reinterpreta saperi antichi mettendo in campo tutta la sua passione e la sua grande esperienza.
Specialità a base di carne bovina con pepe prodotto dalla Fiaschetteria da Burde.
Contiene carne di manzo, vino rosso, olio EVO, amido di mais, sale, pepe nero.
Acconsento al trattamento
Vernaccia di Oristano
La Vernaccia di Oristano DOC della Famiglia Orro è un vino ideale a fine pasto in abbinamento alla pasticceria secca tradizionale o pecorino stagionato. Dal classico color giallo oro ambrato, al palato rilascia un gusto di frutta secca tostata.
La Vernaccia di Oristano è ottenuto da uve del ceppo Vernaccia di Oristano che viene poi affinato in piccole botti scolme di castagno, per minimo 60 mesi.
Malvasia Salto di Coloras 50 cl
Il Malvasia Salto di Coloras è un vino da dessert caratterizzato da un bouquet lungo che ricorda la frutta matura e perfetto da accompagnare alla pasticceria, ai paté e ai formaggi erborinati. Il vino nasce dall’esperienza dell’enologo Angelo Angioi della Cantina Salto di Coloras a Tresnuraghes, maestro conoscitore delle caratteristiche della zona di produzione del Malvasia di Bosa.
Chateau Chalon Domaine De La Pinte
Domaine de la Pinte nasce nel 1953 nella località di Arbois, una della più celebri della regione dello Jura, antico territorio montuoso posto tra il Digione Francese e la Svizzera. Nel 1999 Domaine de la Pinte converte i vigneti al biologico e dal 2009 sposa i principi della biodinamica. Trovano spazio bacche autoctone come il poulsard e il trousseau, fino a completare il patrimonio disponibile con pinot nero e chardonnay
Acconsento al trattamento
Dedit – Filanda de Boron
Vino bianco dotato di forte carattere con note che spaziano dalla frutta secca fino alla frutta gialla matura. Le uve provengono dal vitigno Solaris. La morbidezza del vino è garantita dalla fermentazione naturale in botti di acacia.
369 – Ca’ da Roman
Adatto come aperitivo, antipasti e primi piatti a base di pesce oppure carne, questo vino della varietà Souvignier Gris ha profumo di erbe aromatiche, frutta a polpa bianca e una delicata ma persistente nota minerale. Le uve provengono da produzione Biologica.
Caliere Rosso – Terre di Ger
Vino rosso Intenso e fresco, con retrogusto di frutti di bosco è adatto sia da abbinare a primi piatti e carni leggere sia da aperitivo. Al naso si percepiscono piacevoli note fruttate di fragola, ribes e lampone.
Acconsento al trattamento
Cruasè – Gabriele Rebollini
Colore rosa tenue, con un perlage fine e persistente, elegante nella sua struttura. Profumo intenso con un bouquet di richiami di rosa Tea e rosa canina, fragolina di bosco, lampone, con leggera nota di crosta di pane e note di lievito. Buona corrispondenza gusto-olfattiva, invitante freschezza e moderata sapidità al palato. Fine ed avvolgente.
Na punta – Franco Conterno
Ottimi per l’abbinamento con pesce, formaggi di media stagionatura e carni grasse. Dal colore giallo tenue con riflessi rosati, presenta al palato gusto equilibrato, strutturato e minerale. La fermentazione avviene con temperatura controllata e lieviti selezionati.
Pas dosè – D’araprì
Al palato fresco e morbido, è la bollicina che sorprenderà durante l’aperitivo. Caratterizzato da un colore giallo paglierino dal fitto e persistente perlage, al naso risulta fragrante con toni di crosta di pane e lievito, fiori bianchi di campo e pera croccante
Acconsento al trattamento
Il torcolato fa parte della grande categoria dei vin santi.
Si presenta di colore oro brillante, al naso il bouquet si eleva in maniera armoniosa con delle note di albicocca, nocciola tostata come voci di soprano, sostenute da sensazioni di miele e cheese cake, preludio di freschezza e di grande equilibrio di cui ritroviamo perfetta corrispondenza al palato.
L’assaggio è emozionante, musicale. Conquista con i suoi modi garbati, senza mai perdere di personalità. Impossibile non terminare la bottiglia.
Per ulteriori approfondimenti sul torcolato, leggi il nostro articolo
Come le tradizioni dall’origine antica, così il panettone con canditi e uvetta ha il profumo di un ricordo che arriva da lontano e il sapore del presente. È un punto di riferimento senza tempo che rende il Natale, ogni anno, intramontabile.
Una vera chicca firmata Pasticceria Giotto.
Firmino, il proprietario della cantina, ha preso le redini e si è fatto carico dell’attività fin da giovanissimo, negli anni cinquanta, dopo la scomparsa del padre, e da allora si occupa con estrema cura e attenzione della terra di famiglia, mantenendo le tradizioni viticole di una volta tramandategli dal nonno, ma rivolgendo al contempo sempre uno sguardo alla contemporaneità, per poter sempre fornire alla fedele clientela prodotti di altissima qualità.
Oggi l’azienda è portata avanti dalla figlia Franca, che con grande passione e talento riesce a traghettare la tradizione famigliare e i suoi valori insieme alla straordinarietà dei vini prodotti.
Acconsento al trattamento
Un antico e nobile vino ossidativo ricco di storia che s’intreccia da molti secoli con le rotte mercantili mediterranee del vicino oriente e della mitteleuropa.
La malvasia vissuta come metafora identitaria di antiche (e contemporanee) popolazioni che facevano di questo vino dono dell’ospitalità, il più prezioso tra i prodotti il cui uso era sinonimo di eventi importanti: nascite (ma anche morti…), unioni, feste, ritualità (vino della messa)…
Dal profumo intenso e persistente, etereo dove si avvertono sensazioni ammandorlate, nocciole tostate, dattero, fiori di assenzio ed elicriso.
Nonostante le note suadenti che lascerebbero intendere la presenza di dolcezza, al palato troviamo un vino secco, asciutto, morbido e caldo per la elevata presenza dell’alcol e della glicerina.
Tradizionalmente incastonato tra i vini da meditazione, abbiamo scoperto un felice matrimonio con alici del cantabrico, e bottarga. O, come suggerisce lo stesso produttore, con formaggi erboranti, pasticceria secca e cioccolato di qualità.
Alla fine degli anni ’50 Giovanni Battista Columbu, insegnante barbaricino, si stabilisce a Bosa dove conosce la moglie Lina. L’incontro con un parente bosano di lei (Salvatore Deriu, imprenditore agricolo, noto Zegone, per via della cecità che lo affliggeva), segna l’inizio di una passione che dopo circa un decennio, insieme a proprietari di vigneti e operai vignaiuoli, con la collaborazione di un centro culturale porterà al riconoscimento del vino Malvasia di Bosa.
Saporite e deliziose per antipasti e stuzzichini; servire con un ricciolo di burro. Adatto con noti dolci amare delle crucifere: broccoli e puntarelle. Per ravvivare il gusto delicato della mozzarella fresca. Prodotto da Savini Tartufi.
Acconsento al trattamento
Questo prodotto nasce da mosto parzialmente fermentato di uve Lagrein, con aggiunta brandy a sua volta ottenuto da due varietà di uva locali: la schiava e il lagarino.
È il primo vino di questo genere ottenuto in Italia.
Di colore viola intensissimo. Grande profumo varietale che va dai piccoli frutti, soprattutto ciliegia marasca, mora, ribes andando ad integrarsi alle note speziate di vaniglia, caffè e cacao. Il gusto è caldo, dolce, strutturato e di grande finezza.
Biscotto con cioccolato, a pezzi grossi prodotto in Toscana dai Fratelli Lunardi. Una ricetta speciale che unisce il cioccolato all’impasto del cantuccio tenero. E dentro ha tanti pezzettoni, così ogni boccone è unico e speciale.
Segni particolari: uno tira l’altro, poi un altro e un altro ancora.Il sacchetto da 400g è perfetto per un regalo o per chi vuole condividere tutta questa bontà!
1975, due giovani, due ettari, poche risorse, qualche idea, molto coraggio, un sogno: produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Arrivando un giorno ad un vino dove la chimica non è ammessa, dove tutto deve seguire un filo logico verso la purezza, la purezza assoluta.
Oggi il sogno di Mario Pojer e Fiorentino Sandri si è trasformato in realtà. Ed è anzi andato ben oltre ogni più rosea aspettativa.
Acconsento al trattamento
Buono, leggero, effervescente, beverino! Il Moscato d’Asti – a base di uve Moscato di Canelli – di Vittorio Bera, regala tanta piacevolezza.
Una vera delizia per il palato nella sua danza di equilibri dove freschezza e sapidità rendono la dolcezza instancabile. Profuma di pasta frolla, cedro candito, alloro, lavanda e altri mille fiori. E poi, il miele…
Fermentazione spontanea in acciaio, 5,5% vol. Con questo vino è sempre festa!
Dolcesale. Niente è più irresistibile degli opposti che si uniscono. Questa focaccia è nata per ricordarci ogni giorno la bontà dello zucchero con il sale. Prodotta dalla Pasticceria Giotto, per un esemplare progetto di sostenibilità sociale.
Questo prodotto è infatti una delle meravigliose leccornie realizzate nel laboratorio all’interno del carcere di massima sicurezza di Padova. Il lavoro diventa così per i detenuti un reale ponte tra la vita all’interno e fuori della struttura detentiva, con risultati sorprendenti in termini di abbassamento di percentuale di recidiva. Ecco un caso in cui la pena tende concretamente alla rieducazione del condannato
La cantina Bera, azienda della famiglia Bera, è situata in Piemonte, nelle Langhe tra Alba e Asti, sulla strada che da Barbaresco e Neive sale verso Neviglie, un angolo di territorio che alla vite è legato da una tradizione che non conosce confini, seppure non lesini anche spazi al bosco dove nasce il tartufo bianco d’Alba.
Secolare è la tradizione viticola della famiglia, mentre solo alla fine degli anni ‘70 ha iniziato a vinificare per l’imbottigliamento e la vendita diretta con la propria etichetta; l’azienda si estende oggi su una superficie di 30 ettari di cui oltre 23 a vigneto, allargandosi anche ai comuni limitrofi.
Da come la descriveva il “Grande” Luigi Veronelli ad oggi alcune cose sono cambiate: i vigneti e la gamma dei vini si sono ampliati, la cantina si è ammodernata ed inoltre passando per Valter e Alida, sulla scena aziendale si è affacciata una nuova generazione, Umberto e Riccardo.
Acconsento al trattamento
Il vino, come da tradizione, fermenta in bianco con spremitura soffice delle uve e temperature controllate. Matura in caratelli di castagno per almeno quattro anni. Le piccole botti vengono tenute appositamente colme per favorire la formazione del caratteristico velo di lieviti Flor.
Giallo dorato con riflessi ambrati, al naso ha note di caramello, elicriso, oltre al tipico fiore di mandorlo ed i caratteristici tratti eterei. L’ingresso al palato è molto intenso, asciutto e morbido. Freschezza e sapidità si rincorrono, la chiusura è leggermente ammandorlata.
Adorabile come aperitivo servito freddo, molto buono anche l’accostamento con pasticceria secca, a temperatura del vino più elevata.
Biscotti della Pasticceria Giotto ispirati alla ricetta della cucina tradizionale veneziana dei “Bigoi in Salsa”.
Ogni ricetta tradizionale ha in sé qualcosa di magico. I bigoli in salsa sono un piatto veneziano sospeso tra mare e terra proprio come la città in cui nasce. I “bigoi” appartengono alla tradizione contadina, sostanziosi ed energici venivano abbinati alle acciughe della laguna per la loro sapidità naturale. Questo piatto di origine povera oggi fa parte a pieno titolo della cucina gourmet.
Prima Salvatore, poi Attilio, oggi Paolo e i nipoti Alessandro e Mauro: la cantina Contini è cresciuta e maturata come i vini e i successi che l’hanno resa grande, attraverso la passione e l’impegno di ben quattro generazioni. Per quasi 120 anni un unico filo conduttore, rappresentato dalla Vernaccia di Oristano, ha caratterizzato il lavoro dell’azienda Contini. Poi, negli anni, la Vernaccia è stata affiancata da altre importanti produzioni. Oggi l’azienda non smette di evolversi, sia nelle tecniche di vinificazione che nelle idee.
Sarà per questo che i vini Contini resistono al tempo, perché sono vini che si amano e si ricordano per sempre.
Acconsento al trattamento
L’impasto è soffice e fragrante, ottima qualità di canditi e uvetta ottenuti dopo un rigido controllo da fornitori locali per garantire la filiera corta. Come le tradizioni dall’origine antica, così il panettone con canditi e uvetta ha il profumo di un ricordo che arriva da lontano e il sapore del presente. È un punto di riferimento senza tempo che rende il Natale, ogni anno, intramontabile.
Davvero un fulgido esempio di sostenibilità sociale, quello rappresentato dalla Pasticceria Giotto, che produce meravigliose leccornie nel laboratorio all’interno del carcere di massima sicurezza di Padova. Il lavoro diventa così per i detenuti un reale ponte tra la vita all’interno e fuori della struttura detentiva, con risultati sorprendenti in termini di abbassamento di percentuale di recidiva. Ecco un caso in cui la pena tende concretamente alla rieducazione del condannato.
Acconsento al trattamento
L’impasto è soffice e fragrante, ottima qualità di canditi e uvetta ottenuti dopo un rigido controllo da fornitori locali per garantire la filiera corta. Come le tradizioni dall’origine antica, così il panettone con canditi e uvetta ha il profumo di un ricordo che arriva da lontano e il sapore del presente. È un punto di riferimento senza tempo che rende il Natale, ogni anno, intramontabile.
Davvero un fulgido esempio di sostenibilità sociale, quello rappresentato dalla Pasticceria Giotto, che produce meravigliose leccornie nel laboratorio all’interno del carcere di massima sicurezza di Padova. Il lavoro diventa così per i detenuti un reale ponte tra la vita all’interno e fuori della struttura detentiva, con risultati sorprendenti in termini di abbassamento di percentuale di recidiva. Ecco un caso in cui la pena tende concretamente alla rieducazione del condannato.
Acconsento al trattamento
Barrique
Regent, Cabernet Eidos
Italia, Veneto
0,75l
Salsiccia e borlotti in umido
Cena tra amici
16/18 °C
2023/2028
Regent e Cabernet Eidos, due vitigni resistenti alle funginee molto interessanti che permettono di ottenere un blend dal carattere deciso ma al contempo morbido e ricco di sfumature.
Il quadro aromatico è caratterizzato da prevalenti sentori floreali-fruttati e speziati. Il profilo polifenolico è ottimo per l’apporto misurato dei tannini e l’affinamento di 12 mesi in barrique francesi gli ha conferito eleganti sentori che lo rendono un vino equilibrato e succoso, facile da bere.
Quello che si può definire un rosso conviviale.
Massimo Vallotto e Maria Pia Viaro hanno dato vita nel 2015 al loro grande sogno di creare una azienda agricola privilegiando sempre la biodiversità, la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente.
Ottengono la certificazione biologica dopo tre anni di conversione a certificazione biologica, raggiunta grazie alle tecniche dei sovesci e all’attento controllo della filiera dei fornitori di piante, semi e prodotti per la concimazione.
Per i terreni scelgono la non facile strada dell’agricoltura rigenerativa. I vitigni sono di tipo resistente PIWI “zerochimica”: una scelta etica che può dare spazio a tantissime opportunità per tutti e che candida la Cantina Vitivinicola Ca’ da Roman, a diventare la più grande cantina d’Europa a sola produzione di vini da uve PIWI.
Acconsento al trattamento
Barrique
Bronner e Johanniter
Italia, Veneto